“Nel 21esimo secolo, sappiamo che il futuro della nostra economia e della nostra sicurezza nazionale è legato inestricabilmente a una sfida: l’energia. La squadra che ho scelto è stata creata appositamente per affrontare questa sfida in questo momento cruciale. Sono esperti di punta e dirigenti con esperienza e sono pronti a riformare e ad aiutare a trasformare la nostra economia in modo che il nostro popolo sia più prospero, la nostra nazione più sicura, il nostro pianeta più protetto”
Ha iniziato così il suo discorso il 15 dicembre Barack Obama.
Sono stati così ufficializzati gli incarichi su ambiente ed energia del prossimo governo Obama. Nei quattro posti chiave si siederanno: l'assessore all'ambiente di Los Angeles, due donne dell'EPA dalle solide credenziali nelle materie ambientali e soprattutto il Premio Nobel Steven Chu.
Il Green Team di Obama promette di rilanciare l'economia e il rispetto ambientale.
Steven Chu sarà Segretario per l’energia, Lisa Jackson sarà a capo dell’Environment Protection Agency (Epa), Carol Browner sarà “lo zar per le politiche ambientali ed energetiche della Casa Bianca”, Nancy Sutley sarà a capo del Consiglieri della Casa Bianca sulle questioni ambientali.
Lisa Jackson, che ha alle spalle 16 anni di carriera nell’Epa, è stata a capo dello staff del governatore democratico del New Jersey e agli occhi degli ambientalisti ha il merito di aver fatto adottare allo stato della east coast un sistema "cap and trade" per tagliare le emissioni di CO2.
Carol Browner, membro dello staff di Al Gore quando era al Senato, è stata inoltre capo dell’EPA per 8 anni ai tempi di Clinton, ruolo nel quale lottò per leggi più severe sulla qualità dell’aria scontrandosi con i suoi stessi compagni di partito.
Nancy Sutley, che sarà a capo dei consiglieri ambientali del Presidente, invece è Deputy (cioè più o meno assessore) per le politiche ambientali ed energetiche della città di Los Angeles, una delle realtà più avanzate degli Usa sotto questo aspetto.
Ma il vero uomo simbolo del green team di Obama è il nuovo capo del Dipartimento per l’energia (DOE), il Nobel per la fisica Steven Chu.
Particolarmente significativa infatti la scelta del fisico, passato dagli studi sul laser e gli atomi, che gli hanno valso il Nobel, alla direzione del Lawrence Berkeley Lab, dove si fa ricerca su efficienza energetica, accumulo dell’energia e fonti alternative. Lo scienziato ora si troverà a dirigere il DOE organismo che tra le altre cose coordina a livello federale la ricerca su rinnovabili ed efficienza energetica, che ha ricevuto da Obama la promessa di un suo ampio finanziamento.
Prime tra le tecnologie e le politiche in cui il professore di Berkley crede per fermare i cambiamenti climatici quelle sull’efficienza energetica: dalla ricerca sui nuovi materiali isolanti a specifiche politiche come quella californiana che hanno permesso di diminuire il consumo di energia scindendo i profitti delle utilities dalla quantità di energia venduta, fino alla necessità di avere auto più piccole ed efficienti. Chu è anche un sostenitore della necessità di creare una nuova infrastruttura elettrica capace di accogliere l’energia delle rinnovabili, la cosiddetta “smart grid”.
Sembra lampante la posizione di Chu sul carbone, che ha più volte definito pubblicamente “il mio più grande incubo”. E anche sul nucleare, i dubbi dello scienziato sono molti: “i problemi delle scorie e della proliferazione non sono affatto risolti”, ha dichiarato più volte. Il suo compito di Segretario per l’Energia del Governo Obama – favorevole all’atomo solo se “sicuro” e contrario allo stoccaggio delle scorie nel sito nazionale individuato a Yucca Mountain, in Nevada – sarà prima di tutto risolvere queste questioni.
Le premesse al cambiamento ci sono, ora bisogna sperare i grossi interessi delle multinazionali non incidano sulel scelte del team.
Ha iniziato così il suo discorso il 15 dicembre Barack Obama.
Sono stati così ufficializzati gli incarichi su ambiente ed energia del prossimo governo Obama. Nei quattro posti chiave si siederanno: l'assessore all'ambiente di Los Angeles, due donne dell'EPA dalle solide credenziali nelle materie ambientali e soprattutto il Premio Nobel Steven Chu.
Il Green Team di Obama promette di rilanciare l'economia e il rispetto ambientale.
Steven Chu sarà Segretario per l’energia, Lisa Jackson sarà a capo dell’Environment Protection Agency (Epa), Carol Browner sarà “lo zar per le politiche ambientali ed energetiche della Casa Bianca”, Nancy Sutley sarà a capo del Consiglieri della Casa Bianca sulle questioni ambientali.
Lisa Jackson, che ha alle spalle 16 anni di carriera nell’Epa, è stata a capo dello staff del governatore democratico del New Jersey e agli occhi degli ambientalisti ha il merito di aver fatto adottare allo stato della east coast un sistema "cap and trade" per tagliare le emissioni di CO2.
Carol Browner, membro dello staff di Al Gore quando era al Senato, è stata inoltre capo dell’EPA per 8 anni ai tempi di Clinton, ruolo nel quale lottò per leggi più severe sulla qualità dell’aria scontrandosi con i suoi stessi compagni di partito.
Nancy Sutley, che sarà a capo dei consiglieri ambientali del Presidente, invece è Deputy (cioè più o meno assessore) per le politiche ambientali ed energetiche della città di Los Angeles, una delle realtà più avanzate degli Usa sotto questo aspetto.
Ma il vero uomo simbolo del green team di Obama è il nuovo capo del Dipartimento per l’energia (DOE), il Nobel per la fisica Steven Chu.
Particolarmente significativa infatti la scelta del fisico, passato dagli studi sul laser e gli atomi, che gli hanno valso il Nobel, alla direzione del Lawrence Berkeley Lab, dove si fa ricerca su efficienza energetica, accumulo dell’energia e fonti alternative. Lo scienziato ora si troverà a dirigere il DOE organismo che tra le altre cose coordina a livello federale la ricerca su rinnovabili ed efficienza energetica, che ha ricevuto da Obama la promessa di un suo ampio finanziamento.
Prime tra le tecnologie e le politiche in cui il professore di Berkley crede per fermare i cambiamenti climatici quelle sull’efficienza energetica: dalla ricerca sui nuovi materiali isolanti a specifiche politiche come quella californiana che hanno permesso di diminuire il consumo di energia scindendo i profitti delle utilities dalla quantità di energia venduta, fino alla necessità di avere auto più piccole ed efficienti. Chu è anche un sostenitore della necessità di creare una nuova infrastruttura elettrica capace di accogliere l’energia delle rinnovabili, la cosiddetta “smart grid”.
Sembra lampante la posizione di Chu sul carbone, che ha più volte definito pubblicamente “il mio più grande incubo”. E anche sul nucleare, i dubbi dello scienziato sono molti: “i problemi delle scorie e della proliferazione non sono affatto risolti”, ha dichiarato più volte. Il suo compito di Segretario per l’Energia del Governo Obama – favorevole all’atomo solo se “sicuro” e contrario allo stoccaggio delle scorie nel sito nazionale individuato a Yucca Mountain, in Nevada – sarà prima di tutto risolvere queste questioni.
Le premesse al cambiamento ci sono, ora bisogna sperare i grossi interessi delle multinazionali non incidano sulel scelte del team.
(fonte QualEnergia.it)
1 commenti:
Ciao, ti ho visto sul blog di Beppe Grillo. Ti va di fare scambio di link? Se accetti, ti aspetto da me per dirmelo e ti linkerò subito. Grazie mille!
Posta un commento