Jim Morrison : Se per vivere ti dicono "siediti e stai zitto", tu alzati e muori combattendo.

IL PRESIDIO DI APRILIA


2002,Aprilia, la società Sorgenia spa dell'ing. Benedetti propone la costruzione di una centrale a turbogas.
La società già nel 2001 aveva preso contatti con l'allora sindaco Gianni Cosmi per trovare il sito "adatto" alla centrale: Campo di Carne.
Il progetto di Sorgenia trova l'appoggio delle varie amministrazioni coinvolte, come il Ministero dello sviluppo economico,Ministero dell'Ambiente e il Ministero della salute.
Nel 2003 grazie al sindaco Luigi Meddi l'iter autorizzativo sembra bloccarsi in quanto riuscì a dimostrare che:

1)l'area in cui si intende costruire la centrale è distante 200m da una scuola elementare;

2)a 300m dal sito abitano circa 12000 abitanti;

3)in prossimità del sito, circa 500m, si trova già una industria di produzione di pesticidi ad elevato rischio ambientale(pubblicato sul sito del Ministero dell'Ambiente);

4)la centrale aumenterà di circa 2/3°C la temperatura compromettendo la produzione di kiwi dop di Aprilia;

5)Già nel 2003 Aprilia era ben oltre i limiti di PM10(dichiarazione dell'Assessore all'Ambiente Regione Lazio Zaratti)e con un elevato tasso di tumori tracheali(certificato dall' Agenzia di Sanita Pubblica della Regione Lazio);

Nel 2005, dopo la morte del sindaco Meddi e un raggiro da parte del candidato di centrosinistra Piero Marrazzo,il quale in campagna elettorale aveva espresso la sua contrarietà alla centrale di Aprilia ma dopo l'elezione a Presidente della Regione, concede il via libera regionale per l'iter autorizzativo.

La popolazione dopo questo ennesimo sbeffeggio inizia a protestare a gran voce coinvolgendo migliaia di persone:sit-in,manifestazioni,blocchi stradali e ferroviari,ottengono perfino un audizione in Senato e alla Camera per parlare della non idoneità del sito, ma purtroppo le decesioni ministeriali e regionali sono già state prese.
Ora manca solo la dichiarazione di compatibilità territoriale a carico del Sindaco di Aprilia per far approvare la costruzione della centrale a turbogas.
I cittadini però attendono con ansia la riapertura del fascicolo regionale per la valutazione ambientale della futura centrale Sorgenia.

Da ormai molti anni dura la battaglia degli abitanti di Aprilia contro Sorgenia e le disattente istituzioni, il simbolo della loro battaglia è il Presidio,un casolare situato nell'area dove dovrebbe sorgere la centrale a turbogas, questo presidio la notte del 22 novembre è stato sgombrato, le tre persone di turno sono state allonate e in fretta e furia le macchine da lavoro,camion e gli operai sono entrati, scortati dalle forze armate.
Ma questa gente non si è scoraggiata e il 14 Dicembre ha già in programma una manifestazione per esprimere ancora una volta la propria opposizione.

Cittadini di Aprilia avete tutto il mio supporto!Resistete!

Per saperne di più visitate il loro sito web: Rete Cittadini Contro la Turbogas

ABC DELL' INCENERIMENTO


Per parlare di Inceneritori partiamo dalla loro definizione, infatti quando si parla di inceneritori o termovalorizzatori si intendono impianti utilizzati per lo smaltimento di rifiuti mediante un processo di combustione ad alta temperatura(incenerimento) che da come prodotti finali un effluente gassoso,cenere e polveri.(Wikipedia)
La base che regole questa equazione,cioè:
rifiuto -->incenerimento-->gas+cenere+polvere, è il principio di conservazione della massa, cioè "nulla si crea,nulla si distrugge" parole di Antoine Lavoisier.
Nel nostro caso significa che se dentro al camino dell'inceneritore mettiamo un kg di rifiuto e un kg di altri elementi come la calce,acqua,ecc..necessari per la combustione, otteniamo ovviamente 2kg di altri elementi cioè gas,cenere e polveri; proprio come la fisica ci ha insegnato.

I prodotti che otteniamo sono quindi una cenere(da stoccare in discariche speciali), un gas utilizzato per ricavare energia, da qui si è voluto rinominare gli inceneritori come termovalorizzatori(solo in Italia) e le polveri.

-L'energia che si ricava dal gas effluente è molto poca infatti per incenerire serve ovviamente una enorme quantità di energia e l'efficienza energetica che ne risulta è ridicola pari al 19-20%.

-Ma il pericolo maggiore derivante dagli inceneritori sono le polveri, anzi le nanopolveri, infatti il processo di incenerimento che è appunto una combustione ad altissime temperature produce polveri finissime, ci terrorizzano con i PM10, bloccando il traffico ma queste particelle sono così grandi da procurare solo al massimo asma o bronchite, invece l'inceneritore produce PM1,PM0.1,PM0.01, particelle così fini che penetrano in profondità fino ad entrare negli alveoli polmonari e da qui entrare nel circolo sanguigno ed raggiungere tutto il corpo, ma la loro azione non si ferma ad una "ispezione" dell'organismo, infatti date le loro piccole dimensioni possono penetrare la membrana cellulare, creare infezioni e diventare così agenti cangerogeni di pericolossisima entità.
Queste nanoparticelle vengono trasportate anche per molti km essendo ultraleggere, anche se molte, le più pesanti, cadono nei primi km a ridosso dell'inceneritore, piovono sull'erba che mangiano gli animali e poi vengono macellati o producono il latte, piovono sui campi che producono le nostre verdure, piovono sui nostri vestiti e in maniera più diretta vengono respirate.
Le particelle piu pericolose sono quelle dei metalli pesanti come: piombo,ferro,cadmio,mercurio,alluminio,ecc..questi elementi finiscono facilmente nell'inceneritore data la scarsa qualità e differenziazione dei rifiuti, infatti le aziende che gesticono gli impianti ricevono più contributi CIP6 se producono "molta"(ovviamente termine relativo visto la scarsa efficienza degli impianti) energia e cioè se bruciano più rifiuti possibili, quindi visto che la quantità di rifiuti prodotti è collegata alla scarsità di raccolta differenziata, meno si ricicla più ci brucia e più soldi Hera&co incassano.
Tutto questo processo è ovviamente a discapito della qualità ambientale e della salute del cittadino, in più personaggi politici,medici e scienziati sponsorizzati da queste aziende si schierano a favore degli inceneritori, tra i "corrotti" di spicco ci sono i nomi di Piero Angela, Umberto Veronesi,...è drammatico poi il caso di Brescia dove ASM la ditta che gestisce l'inceneritore più grande d'Europa è pure finanziatore del centro oncologico bresciano.
Fortunatamente esistono altri medici,altri scienziati che invece ci proteggono e ci forniscono una adeguata informazione a proposito: come Stefafano Montanari e sua moglie Antonietta Gatti scienziati di fama internazionale che per primi hanno studiato queste nanopatologie,Patrizia Gentilini medico di Forlì che insieme a tutto l'ordine dei medici dell'Emilia Romagna si è fermamente opposta alla creazione del terzo inceneritore forlivese e tantissimi altri.

IDENTIKIT DEL RIFIUTO

Vi siete mai chiesti cosa c'è effettivamente nel vostro bidone?
ecco la risposta con un semplice grafico e le rispettive percentuali:



Rifiuti organici domestici e Verde 30.25%
Carta e Cartone 25.40%
Plastica 12.60%
Vetro 5.10%
Metalli 3.15 %
Legno 1.30%
Inerti 0.30%
Altre frazioni riciclabili 10.75%
Altre frazioni non riciclabili 11.15%

Del totale quindi si può vedere che solo poco più dell'11% non è riciclabile, l'89% può facilmente essere differenziato tramite una buona raccolta ed essere usato come materia prima secondaria, in questo modo anche l'estrazione di materie prime sarebbe fortemente rallentata in modo da far "respirare" un pò la nostra Terra.
Oppure come nel caso dei rifiuti organici e del verde possono essere usato come compost domestico per giardini,orti di casa.

Inoltre per limitare la quantità di rifiuti si possono anche usare merci usate, infatti il riuso è uno dei cardini principali per il progetto Rifiuti Zero e a questo servono i mercati dell'usato, a volte situati all'interno delle stesse isole ecologiche, qui si possono trovare merci che vanno dalla piccola oggettistica alla mobilia di valore, insomma ciò che è rifiuto per qualcuno può essere un bene per altri.

La frazione rimanente può essere lavorata tramite i sistemi a TMB(trattamento meccanico biologico), l'impianto a trattamento meccanico biologico più famoso in Italia è il centro di Vedelago, infatti la parte non riciclabile maggiore è composta da frazioni di plastica e tramite estrusione e triturazione ottiene una sabbia sintetica utilizzata per produrre:sedie,panchine,mattoni ultraleggeri e altri manufatti.

IDEE ATOMICHE


Come non ricordare le ipotesi sul ritorno al nucleare del super trio Berlusconi,Scajola e Casini.
Dopo le prime scappate dove soprattutto i primi due pensavano di poter costruire centrali nucleari nel tempo record di 5 anni, insomma giusto il tempo di una legislatura, hanno percepito dopo essere stati investiti da una pioggia di critiche dagli esperti che se veramente si decide di tornare al nucleare servono dai 10 ai 15 anni; hanno parlato perfino di energia a basso costo,oltre agli investimenti milionari che servirebbero per far partire un progetto energeticamente significativo, non sanno che l'uranio ancor più del petrolio è in forte esaurimento, essendo anch'esso una materia prima non rinnovabile, a detta del premio Nobel Rubbia in 30-40 anni si esauirà e già il suo prezzo è in crescita esponenziale e soprattutto i paesi in via di sviluppo come Cina e India hanno già fatto sapere di voler investire ingenti quantità di denaro sulla fissione nucleare, andando così ad appesintire ancor di più la richiesta dell'uranio.
Qui sotto potete vedere un grafico tra la domanda e offerta di uranio:

Ma oltre ad essere una fonte energetica in forte aumento di prezzo, l'energia nucleare ha altri punti deboli, come le scorie radioattive che sono lo scarto esausto di combustibile nucleare, queste scorie hanno livelli di nocività diversi, tutti comunque molti pericolosi; nel mondo secondo i dati dell' INSC(International nuclear societies council),le scorie più dannose, cioè con una radiotossicità all'incirca di 3000 miliardi sievert/anno(per l'uomo 6 sievert sono fatali), occuperebbero un volume di 10'000 m3, invece per le scorie meno radiotossiche oltre i 200'000 m3.
Queste scorie vengono principalmente tenute all'interno della centrale oppure stoccate in bunker sotterranei nell'attesa(infinita?) di trovare una soluzione al loro smaltimento, visto che in genere lo scarto di una centrale nucleare ha tempo di dimezzamento pari ad un milione di anni, il problema della gestione di queste scorie sicuramente non grava su questi politici ma piuttosto sulle generazioni future che col tempo si troveranno a gestire sempre più faraoniche quantità di scorie, pericolose e praticamente immortali.

A tutti è noto il caso di Chernobyl, un dramma che difficilmente si risolverà a breve anche perchè il nocciolo al suo interno è ancora "vivo" e se non fosse per il sarcofago di cemento armato costruitogli attorno dispenserebbe radiazioni in tutta l'area circostante, come fece nel 1986.
Il calcolo dei morti e ammalati,deformati a causa di questa tragedia secondo Greenpeace è di circa 500'000 persone e ancora oggi ha i suoi effetti sui figli e sui nipoti delle persone vicine alla località.
Ma gli incidenti nucleari non sono solo Chernobyl infatti si contano più di altri 100 incidenti minori, con o senza fuori uscita di radiazioni, sicuramente non è una energia sicura e in un paese sismologicamente attivo come l'Italia sicuramente non sarebbe l'idea più fortunata.
Sembra incredibile ma l'idea della pericolosità del nucleare è ben sintetizzata da Beppe Grillo nel video che potete trovare nel mio canale su youtube.

Insomma il nucleare non è la soluzione, vent'anni fa gli italiani lo capirono a differenza di molti altri paesi, dobbiamo continuare col NO al NUCLEARE!e puntare sulle vere energie rinnovabili.

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PORTA A PORTA VS STRADALE


Come ho sentito dire dal simpatico e saggio Paul Connet nella conferenza RIRIRI andata in scena il 25-26 ottobre a Gambettola, quando si parla di porta a porta non bisogna confonderlo col programma di Vespa, ma come molti sapranno è il sistema di raccolta differenziata più efficiente ed economico.

Infatti come si può leggere da uno studio fatto dall’Ecoistituto di Faenza mettendo a confronto oltre 1800 comune di Lombardia e Veneto si può notare che una raccolta domiciliare è molto più efficiente ed economica di quella porta a porta, per i dati precisi e accurati vi mando al link: http://www.ecoistituto.com//ricerche.html
Se con la raccolta stradale, come ad esempio quella eseguita a Forlì si raggiungono in media valori di raccolta differenziata pari al 30-35% del totale e si arriva ad un massimo del 40%, con la raccolta porta a porta si supera facilmente tale quota fino ad arrivare a casi eccellenti come quello del Consorzio Priula che si trova al 76% e premiato come consorzio più riciclone del 2008 o come la più vicina Forlimpopoli che supera il 70%, il consorzio Priula è anche quello meno costoso infatti le sue tariffe sono di 93.63 euro/ab.*anno, contrariamente alla media italiana dove la raccolta differenziata media è del 34% e il costo è di 135.31 euro/ab.*anno.

Con la raccolta stradale, dove i bidoni sono in comune tra molti cittadini consegna rifiuti differenziati di peggiore qualità dove molte volte sono presenti contaminazioni di altre tipologie di rifiuti come ad esempio l’umido, a differenza della raccolta domiciliare dove ogni cittadino è responsabile del proprio rifiuto e soprattutto è molto informato su come gestire al meglio la raccolta e vengono così consegnati carichi di ottima qualità, con percentuali di scarto molto basso.

Così facendo la raccolta stradale consegna molte tonnellate di rifiuti alle bocche degli inceneritori e anche qui sta la differenza tra Forlì e Forlimpopoli, il comune di Forlì infatti possiede una quota di Hera, ed è sostenitore dell’ antieconomico e contro salutare inceneritore.

TRUFFA CIP6


CIP 6 è una sigla che sta per Comitato Interministeriale Prezzi delibera n. 6.

Cosa si cela oltre a questo nome?

Praticamente vengono stabiliti prezzi incentivati per l'energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili ed "assimilate" (quest'ultima voce fu aggiunta alla previsione originaria in sede di approvazione del provvedimento). In conseguenza di esso chi produce energia elettrica da fonti rinnovabili o assimilate ha diritto a rivenderla ad un prezzo superiore a quello di mercato.
Il costo di tale incentivo viene finanziato mediante un sovrapprezzo dell'energia elettrica del 6%, che viene addebitato alle bollette di noi consumatori finali.

Chi percepisce questo contributo del 6%?

L'Italia è l'unico paese che riconosce come assimilata(e qui sta l'importanza di quel termine "aggiunto") alle fonti rinnovabili produzioni di energia derivanti dalla combustione del carbone o la combustione dei rifiuti urbani negli inceneritori(chiamati anche col sinonimo italico di termovalorizzatori).
Ciò costituisce una violazione delle direttive europee in materia, secondo le quali dovrebbe essere considerata assimilata a quella rinnovabile esclusivamente l'energia prodotta dalla parte organica dei rifiuti (ovvero gli scarti vegetali).
Quindi sembrerebbe che oltre alle classiche fonti rinnovabili come eolico e solare, finirebbero per aggiudicarsi questi contributi anche inceneritori e gestori di centrali a carbone, decisione al quanto discutibile tanto che siamo stati bacchettati dall'Unione Europea per tale interpretazione delle fonti assimilate.

C'è una uguale distribuzione dei contributi tra fonti rinnovabili e "assimilate"?

Ovviamente no, infatti dall'introduzione dei CIP6,cioè nel 1992 fino al 2003 noi contribuenti abbiamo pagato circa 30 miliardi di euro e il 92% di tali contributi è andato a finanziare gli inceneritori e le centrali a fonti fossili e quindi solo il rimanente 8% è andato alle reali fonti rinnovabili pulite.(Fonte X Commissione della Camera dei Deputati 6 novembre 2003)
Dal 2003 ad oggi invece sono stati sottratti 14 miliardi di euro e l'80% è andato a finanziare gli impianti inquinanti, lasciando solo le briciole al solare ed eolico che ancora arrancano nel nostro paese occupando solo una nicchia del mercato energetico.
Quanto siano importanti questi contributi per coloro che costruicono e gestiscono tali impianti di incenerimento è chiaramente dimostrato anche dalla reazione del sindaco di Torino Chiamparino, che temendo che in virtù della revisione della legge, la società TRM potesse perdere i finanziamenti Cip6 per il nuovo inceneritore di Gerbido, è andato in escandescenza fino al punto di suggerire al governo di spacciare per biomasse le plastiche e i materiali tossici, che con le biomasse hanno chiaramento poco a che fare.
Infatti con la nuova finanziaria del 2008, all'articolo 30, anche se vengono mantenuti i contributi Cip6 per tutti gli impianti già realizzati, sembra che gli impianti invece non ancora completati o in costruzione non possano ricevere tali ingenti somme di denaro, ma possono comunque essere dati riconoscimenti a questi inentivi tramite il Ministro dello Sviluppo Economico.
Ad esempio il 31 gennaio scorso il Presidente del consiglio Romano Prodi, a fronte della crisi in Campania ha firmato un'ordinanza con la quale concede,in deroga alla legge vigente, i contributi Cip6 per alcuni impianti di incenerimento come: Acerra,Santa Maria di Fossa e Salerno, ristabilendo di fatto la truffa delle "assimilate" anche per il futuro.

Ci sono connessioni tra i comuni e i gestori degli Inceneritori?

Certamente, infatti le grandi società che smaltiscono rifuti come ad esempio Hera per quanto riguarda l'Emilia Romagna sono multiutility quotate in borsa che incorporano le municipalizzate di Bologna,Ravenna,Forlì,Cesena,Rimini,Cesenatico,Faenza,Savignano,Imola,Lugo,Riccione,Ferrara e Modena.
Insomma i comuni si ritrovo ad essere protagonisti di questa truffa ai danni dei loro cittadini, sostenendo attivamente gli strapagati inceneritori a dispetto di una virtuosa raccolta differenziata.

Link "Mappa Inceneritori Italiani"

Fonti: "Wikipedia" e "Inceneritori s.p.a." di Marco Cedolin


Dizionario dell'ecologia

Prima che inizi a scrivere qualsiasi cosa bisogna che pianti qualche nozione base per il lettore e allora ecco questo mini dizionario sui termini base dell'ecologia-antiecologia:

Combustibile da Rifiuti(CDR) Il combustibile classificabile, sulla base delle norme tecniche UNI 9903-1 e successive modifiche ed integrazioni, come RDF di qualità normale, che sia recuperato, nel rispetto della gerarchia dei trattamenti possibili, dai rifiuti urbani e speciali non pericolosi mediante trattamenti finalizzati a garantire un potere calorifico adeguato al suo utilizzo,nonchè a ridurre e controllare:
-il rischio ambientale e sanitario;
-la presenza di materiale metallico, vetro, inerti, materiale putrescibile e il contenuto di umidità;
-la presenza di sostanze pericolose, in particolare ai fini della combustione;

Compost da Rifiuti Prodotto ottenuto dal compostaggio della frazione organica dei rifuti urbani nel rispetto di apposite norme tecniche finalizzate a definirne i contenuti e usi compatibili con la tutela ambientale e sanitaria, e in particolare a definirne i gradi di qualità;

Discarica Area adibita a smaltimento dei rifiuti mediante operazioni di deposito sul suolo o nel suolo, compresa la zona interna al luogo di produzione dei rifiuti adibita allo smaltimento dei medesimi da parte del produttore degli stessi, nonchè qualsiasi area ove i rifiuti sono sottoposti a deposito temporaneo per più di un anno. Sono esclusi da tale definizione gli impianti in cui sono scaricati al fine di essere preparati per il successivo trasporto in un impianto di recupero, trattamento o smaltimento, e lo stoccaggio di rifiuti in attesa di recupero o trattamento per un periodo inferiore a tre anni come norma generale, o lo stoccaggio di rifiuti in attesa di smaltimento per un periodo inferiore ad un anno; Dlgs 13.1.2003

Frazione secca Rifiuto a bassa putrescibilità, a basso tenore di umidità proveniente da raccolta differenziata o selezione/trattamento dei rifiuti urbani, avente un rilevante contenuto energetico;

Frazione umida/organica Rifiuto organico putrescibile ad alto tenore di umidità, proveniente da raccolta differenziata o selezione/trattamento dei rifiuti urbani;

Impianto di incenerimento(inceneritore/termovalorizzatore) Qualsiasi unità e attrezzatura tecnica, fissa o mobile, destinata al trattamento termico dei rifiuti, ai fini dello smaltimento, con o senza recupero del calore prodotto dalla combustione. Sono compresi in questa definizione l'incenerimento mediante ossidazione dei rifiuti, nonchè altri processi di trattamento termico, quali ad esempio la pirolisi, la gassificazione ed il processo al plasma, a condizione che le sostanze risultanti dal trattamento siano successivamente incenerite.

Inquinamento atmosferico Ogni modificazione dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o ad costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente;

Raccolta differenziata La raccolta idonea, secondo i criteri di economicità, efficacia, trasparenza ed efficienza, a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, al momenento della raccolta e/o al momento della lavorazione compresa la frazione organica umida, destinate al recupero;

Sovvalli Sono la parte estranea alla frazione riciclabile raccolta;

Zero rifiuti Riciclaggio totale degli scarti con azzeramento degli smaltimenti in discarica o in inceneritore.

Questo piccolo glossario è stato tratto da una parte dalla sezione "Sistema qualità dei rifiuti per uffici, scuole, aziende, comuni, consorzi, province e regione" scritta Gianluigi Salvador nel libro " Lo stivale di Barabba" di Stefano Montanari

Contatti

e-mail: c.gugnoni(at)alice.it
MSN: clamirmat(at)hotmail.it

Chi sono

Mi chiamo Mirco Gugnoni, sono nato a Forlì il 30/03/1988, studio Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio presso l'Università di Bologna.
Finito nel mondo dell'ecologia un pò per caso mi sono trovato subito di fronte ad un mix di tecnica e natura,uomo e Terra che mi ha affascinato e mi trasporta ogni giorno a 70km da casa mia a volte su uno scassato regionale a volte su un ritardario intercity a studiare per fondare delle solide basi scientifiche.
Un sapere ancora non ancora completo(e mai lo sarà?) che però cerco di complementare tramite l'utilissimo web che permette di entrare in contatto con migliaia di persone e notizie stupefacenti e proprio per questo motivo ho cercato di creare questo blog, per trasmettere a tutti quello che trovo sul web, una specie di Bignami dell'ecologia anche se ovviamente è un progetto ambizioso.
Buona lettura a tutti!