Jim Morrison : Se per vivere ti dicono "siediti e stai zitto", tu alzati e muori combattendo.

TRACOLLO DEL NUCLEARE


Il 2008 si sta chiudendo ma è già dal 2007 che l'energia eolica ha superato il nucleare in termini di nuovi impianti 20'000 megawatt contro 1'900 megawatt, ma non è tutto infatti per la prima volta l'eolico batte l'energia dell'atomo anche in termini di energia prodotta.
Le stime dicono inoltre che nel periodo 2008-2012 gli impianti di eolico costruiti produrranno una quantità di energia elettrica pari a 2 volte e mezzo all'energia nucleare, se all'eolico aggiungiamo anche il fotovoltaico si avrà un contributo in termini di riduzione delle emissioni 4 volte superiore rispetto a quello dell'energia nucleare.
Negli States, Bush è dovuto ricorrere ad incentivi pubblici per aiutare la costruzioni di nuove centrali nucleari, infatti queste ormai non sono più economicamente convenienti, per costi di manutenzione, costruzione, scorie nucleari e aumento del prezzo dell'uranio, ormai l'unico modo di battere l'avanzata delle fonti rinnovabili sembra essere proprio quello degli incenetivi pubblici, Bush fa da apripista e i nostri politici lo seguono con pazze idee di ritorno al nucleare.
Come al solito l'Italia segue idee vecchie e senza speranza, tagliando a sua volta gli incentivi per il fotovoltaico..

TRANSITION TOWN..UNA VITA SENZA PETROLIO


C'è un movimento in Gran Bretagna e Irlanda che sta conoscendo una rapida ascesa, è il movimento delle Transition Town.
Il suo fondatore Rob Hopkins, docente universitario, sta convertendo centri abitati ad una vita senza il petrolio e i suoi derivati: niente plastica, niente auto, niente cibi esotici provenienti dall'altro capo del mondo..
«Il nostro movimento è per chi è stanco di aspettare e alle parole preferisce misure concrete» così definisce le Transition Town Rob Hopkins, l'immobilismo dei governi viene sostituito dalla vivacità e creatività dei cittadini che possono creare così iniziative ecologiche a basso costo.
Apripista del movimento è stata la città di Kinsale in Irlanda ma ora ci contano molti più centri come per esempio Bristol e il quartiere di Brixton a Londra.
La macchina è sostituita con la bicicletta, l'energia viene prodotta tramite pannelli fotovoltaici, e il è cibo è prevalentemente prodotto in "casa" con piccoli orti..niente di impossibile!
Se volete saperne di più: www.transitiontowns.org

TUAREG PADANI


Lo sapevate che il polmone dell'agricoltura italiana si sta desertificando?La Pianura padana come il Sahara, beh non proprio infatti sono due deserti ben differenti, uno sabbioso e l'altro "chimico"...

Infatti l'Unione europea ha chiesto all’Italia di dichiarare desertificata tutta la Pianura padana per la troppo alta presenza di due elementi: l'azoto e il fosforo, eccesso dovuto dagli scarichi degli allevamenti e dalle eccessive concimazioni azotate.
La quantità troppo alta di queste sostanze determina uno squilibrio nei terreni e una abbondanza nelle acque di questi due elementi. La presenze di nitrati e fosfati che si aggiungono alle concimazioni chimiche alimentano le coltivazioni ma non apportano materiale organico al terreno che anzi viene asportato ogni anno dai vegetali. Succede così che il terreno si impoverisce di humus, la parte organica per l'appunto e quando arriva sotto la percentuale dell’1% si arriva alla soglia di desertificazione.

La mancanza di humus determina la perdita del potere vitale del terreno,che inizia così una fase calante della produzione, che rende difficile la vita stessa dei vegetali. In aggiunta va segnalato che una ridotta percentuale di humus rende più difficile trattenere l’acqua da parte del terreno che resta più esposto alla siccità, che negli ultimi anni è sempre più grave a causa dei cambiamenti climatici.
Vi è però un’altra conseguenza, infatti la presenza dello ione azoto nel terreno in concentrazione troppo elevata ne determina una più alta presenza nei vegetali e un pericolo per la salute umana, in quanto dai vegetali possono essere assunti con l’alimentazione e i nitrati si possono unire alle ammine a livello dello stomaco e formare nitrosammine, riconosciute come sostanze cancerogene.

ITALIA VS EUROMONDO


Il 23 Gennaio 2008 l'Europa poneva le basi per la riduzione delle emissioni inquinanti con la "direttiva 20-20-20":

La Commissione europea ha adottato oggi un importante pacchetto di proposte che darà attuazione agli impegni assunti dal Consiglio europeo in materia dilotta ai cambiamenti climatici e promozione delle energie rinnovabili. Le proposte dimostrano che gli obiettivi fissati l’anno scorso sono realizzabili sia dal punto di vista tecnologico che economico e offrono opportunità commerciali senza precedenti a migliaia di imprese europee. Le misure previste accresceranno significativamente il ricorso alle fonti energetiche rinnovabili in tutti i paesi e imporranno ai governi obiettivi giuridicamente vincolanti. Grazie a una profonda riforma del sistema di scambio delle quote di emissione, che imporrà un tetto massimo alle emissioni a livello comunitario, tutti i principali responsabili delle emissioni di CO saranno incoraggiati a sviluppare tecnologie produttive pulite. Il pacchetto legislativo intende consentire all’Unione europea di ridurre di almeno il 20% le emissioni di gas serra e porta al 20% la quota di rinnovabili nel consumo energetico entro il 2020, secondo quanto deciso dai capi di Stato e di governo europei nel marzo 2007. La riduzione delle emissioni sarà portata al 30% entro il 2020 quando sarà stato concluso un nuovo accordo internazionale sui cambiamenti climatici.

(fonte europa.eu)

Proposta coraggiosa e dovuta a noi stessi e alle generazioni future, ma i primi di ottobre succede qualcosa:

Il nostro Presidente del Consiglio Berlusconi e la sua equipe di Ministri si oppone facendo da guida ad un manipolo di paesi dell'est europeo, popoli emergenti avidi di energia ed economia sfrenata.

I "nostri" portano al banco europeo una stima dei costi pari all 1,14% del PIL mentre secondo Bruxelles i conti vanno fatti in maniera diversa rispetto ai calcoli italiani. "La stima dei costi aggiuntivi - spiega il commissario all'Ambiente, il conservatore greco Stavros Dimas - secondo la Commissione, è pari infatti al massimo allo 0,66% del Pil. E questo dato prende in conto tutti gli elementi del pacchetto su clima ed energia: non solo gli obiettivi per la riduzione delle emissioni di gas serra e per lo sviluppo delle rinnovabili, ma anche i 'meccanismi flessibili' che si possono utilizzare per raggiungerli".

Gli ambientalisti insistono poi affinché parlando dell'agenda 20-20-20 il discorso venga allargato alle ricadute positive che il governo italiano sembra non voler contabilizzare. "Per l'Italia - spiega Edoardo Zanchini di Legambiente - l'Ue stima un risparmio di 7,6 miliardi l'anno nel taglio delle importazioni di idrocarburi e di 0,9 miliardi di euro nei costi per contrastare l'inquinamento.I costi effettivi pertanto scendono fino a trasformarsi in un guadagno netto di 600 milioni di euro l'anno. Questo senza contare i benefici di lungo termine sul piano dello sviluppo di un settore innovativo come quello delle rinnovabili e di crescita occupazionale"

Posizioni almeno in parte simili sono condivise anche da larghi settori dell'industria europea. Il Gruppo europeo dei dirigenti di impresa, che raggruppa i vertici di grandi società come Phillips, Shell, Tesco e Vodafone, ha inviato recentemente a ogni membro dell'Europarlamento una lettera in cui esprimeva il proprio favore nei confronti delle misure proposte."Siamo dell'idea - si leggeva nella missiva - che i benefici di un intervento deciso e tempestivo sul cambiamento climatico siano superiori ai costi dell'inazione. Riconosciamo che le questioni legate alla competitività europea e le preoccupazioni europee riguardo alla recessione economica globale influenzeranno il dibattito, ma siamo certi che l'adozione di un pacchetto legislativo deciso ed efficace alla fine avrà effetto positivo sulle imprese europee".

(fonte Repubblica.it)

Il 17 dicembre la direttiva è stata votata e approvata a larga maggioranza dal Parlamento, ennesima prova dell'insensatezza e della solitudine dei nostri politici a livello europeo(mondiale).

PACCHI DI NATALE


Direttamente dal sito di Beppe Grillo ho trovato due dichiarazioni di due dei nostri ministri:

-Stefania Prestigiacomo, ministro dell'Ambiente:"Stiamo andando malissimo su Kyoto. Abbiamo un trend di crescita delle emissioni del 13% invece di una riduzione del 6,5%, ma anche qui...ha senso che si faccia carico noi dell'inquinamento del mondo quando a sfilarsi da Kyoto siano stati paesi come gli Stati Uniti..?"

-Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione:"L'Europa ha poco da bacchettare perchè 20-20-20 (20% in più di efficienza energetica, 20% in meno di emissioni inquinanti e il 20% di energia tratta da fonti rinnovabili entro il 2020, ndr) è una follia. Per le imprese e per i Paesi...è una follia soprattutto per un Paese manifatturiero come l'Italia che ha un'intensità e una densità di imprese superiore alla media europea perché il nostro Paese trarrebbe svantaggi". Ma ha poi ha aggiunto, rassicurante:"Noi vogliamo un ambiente pulito. Vogliamo controlli di tipo ambientale che non uccidano le nostre imprese e le nostre famiglie".

Insomma la prima crede che l'accordo di Kyoto sia un Titanic che affonda, verissima la significatività della defezione degli USA in questo accordo ma da qualche parte si dovrà pure iniziare prima o poi a pulire questo mondo?c'è tanto da fare e Kyoto è solo un passettino per la sostenibilità ambientale della nostra società..se non vogliamo fare nemmeno questo passettino allora che Hera ci incenerisca e che gli uomini si estinguano come i dinosauri..sarebbe forse un mondo migliore..

Invece Brunetta vuol mettere mano in affar che poco gli compete, comunque se non adottiamo la politica del 20-20-20 a morire non saranno le nostre aziende ma noi stessi!..governi sensati e intelligenti penserebbero a modi per far convivere l'economia con questo progetto, in Italia poi con una miriade di piccoli aziende, di cui la maggior parte non estremamente inquinanti necessiterebbero di pochi investimenti, i veri in difficoltà sarebbero i membri del Petrolio&Co,gli amici dell'Inceneritore e i Carbonari..insomma i soliti noti..

Babbo Natale per quest'anno vorrei un politico che faccia il suo lavoro, l'interesse del cittadino non del Dio denaro.

API:CAPITOLO FINALE?


C'è un piccolo insetto da sempre utile all'uomo che sta sparendo velocemente, è l'ape.
Il maggior produttore di miele al mondo è l'Argentina che ha ridotto del 27% le sue 75'000 tonnellate annue, non da meno gli Stati Uniti che hanno già perso il 25% degli alverari e in Italia?
Come sempre noi siamo i veri leader e in Italia possiamo vantare l'olocausto delle api, ne sono morte per il 50% del totale perdendo così 200'000 alveari e 250 milioni di euro.

Ma la perdita delle api non deve sembrare solo un piccola perdita del nostro frigor, infatti l'ape nn produce solo un vasetto di miele, le api producono indirettamente mele,pere,pomodori,erba medica,latte, carne..sono i principali trasportatori di polline, trasformano il mondo in cibo.
Perderle sarebbe un danno incalcolabile e forse irreparabile.

Le api muoino per l'ambiente, il clima, varoa(un acaro),i pascoli trasformati in campi per i biocarburanti, per i pesticidi e per l'inquinamento dei corsi d'acqua. Qualcosa si può subito e si deve fare infatti l'Italia deve vietare i pesticidi nicotinoidi, la nicotina infatti fa perdere l'orientamento alle api che così non raggiungono l'alveare e muoiono, in Francia si è già fatto, ora tocca a noi!

Albert Einstain disse" Se l'ape scomparisse, all'uomo resterebbero quattro anni di vita".

OUT MISS. INCENERITORE


Alle primarie del PD di Forlì, l'attuale sindaco Nadia Masini è stata sconfitta da Roberto Balzani, l'altro candidato; non sono a conoscenza del programma "ambientale" del nuovo aspirante sindaco ma i Verdi forlivesi si sono complimentati per la sua vittoria, non che questo supporto dei Verdi sia sintomo di ecologia intrinseca nel candidato del PD, tanto è vero che in molti comuni i Verdi(es. inceneritore ASM di Brescia) hanno "benedetto" l'operato di queste macchine produci tumori chiamate inceneritori/termovalorizzatori.

Insomma la promoter forlivese dell'incenerimento, la Masini, è stata sconfitta, ora la palla passerà molto probabilmente nei piedi dell'altro candidato del PD, speriamo ci sia una totale inversione di politica ambientale.

BIOCARBURANTI IN SPICCIOLI


Tra le tante ipotesi per uscire dalla tenaglia economica del petrolio si è pure sentito parlare di biocarburanti.
I biocarburanti sono propellenti provenienti dal grano,mais,bietole,canna da zucchero..
Utilizzare parte delle piantagioni di questi vegetali ad un uso "combustibile" può generare due effetti:

-il primo è fare abbassare in maniera discreta il prezzo del petrolio;

-il secondo molto più traumatico è quello di aumentare significativamente il prezzo di questi vegetali, generando così un forte aumento dei prezzi per quanto riguarda pane, pasta, verdura, zucchero, ecc..i cardini principali della dieta.
Il problema poi creerebbe ancora più crisi nei paesi del terzo mondo,dove un aumento dei prezzi del cibo produrrebbe effetti devastanti sulla popolazione, aumentando la quantità di persone che soffrono la fame.

Un altra pecca in questo progetto dei biocarburanti è dato dalla quantità di superficie necessaria a coprire un eventuale domanda di biocarburanti, infatti servirebbero superfici immense, sottraendo importante terreno ai campi destinati ad un uso alimentare.

Stiamo facendo pagare il conto del nostro stile di vita superconsumistico ad altre popolazioni, a figli di terre incontaminate, terre di conquista delle multinazionali, non facciamo pesare su questa gente anche il carburante per la nostra auto.

NECESSITA':EVOLVERSI


Stasera la trasmissione Annozero di Santoro, trattava della crisi, che in Italia vede la sua principale vittima nel mondo dell'auto, a tal proposito mi è sembrato molto interessante il piccolo spezzone dedicato alla ricerca, presenti in trasmissione numerosi studenti del Politecnico con tantissimi prototipi, tra cui un modello detentore del record di durata: quasi 900km con una quantità di idrogeno equivalente ad un litro di benzina; altrettanto interessante uno scooter per due persone che raggiunge i 90km/h, e con una "ricarica" può percorrere 140km,si collega con una spina normalissima,come se fosse un qualsiasi elettrodomestico e la ricarica dura 3 ore e mezzo e al costo d'energia attuale significa circa 50 centesimi,tradotto in linguaggio petrolifero 50 centesimi per un pieno!

Questi due piccoli e geniali esempi possono dare l'idea del fermento ingegneristico che si muove sotto al tema della mobilità sostenibile, innovazione che non è sostenuta però da finanziamenti, questi piccoli progetti non vengono promossi da banche,privati o pubblico e sono obbligati a naufragare.

L'industria dell'auto a benzina/diesel è destinata in 20/30 anni a finire per la mancanza di petrolio, quindi questo è un settore che deve essere assolutamente riconvertito e lo sviluppo sostenibile si candida come principale concorrente a questa sfida, ma sapranno i manager di queste aziende cogliere le occasioni che il mondo scientifico propone?

AAA MINISTRO DELL'AMBIENTE CERCASI

Parlano tutti ormai,Berlusconi,Castelli,Ronchi,Casini e pincopallino..i rifiuti nel bene e nel male sono nella bocca di tutti, la maggior parte dei politici parla a sproposito senza avere idea di quello che dice..non ultimo Castelli che in un discorso sull'Alta Velocità ha detto:"..beh poi al giorno d'oggi che va tanto di moda parlare di CO2,ecc.."
Tanto di moda???ma scusi signor politico il buco nell'ozono,i rifiuti Campani,la diossina, i tumori sono la moda?direi proprio un commento fuori luogo(non il primo) dei nostri politici a proposito dell'Ambiente..ma qui c'è una persona che parla poco, anzi niente..è la Prestigiacomo,Ministro per l'Ambiente del Governo Berlusconi IV,il Ministro sta muto!quello che si sta facendo all'Ambiente e alla Salute è un vero e proprio omicidio,e il Ministro non difende la nostra Terra,il Bel Paese è a rischio ambientale,Prestigiacomo colpevole di Omertà!

INCENERIRSI LA VITA



Nel caso il video non vi abbia convinto sulla falsità del Dott.Veronesi posso mostrarvi come alcuni dati dell'Arpa di Torino mostrino un incremento del rischio di cancro; ma non sono nello stivale si studiano gli inceneritori, ad esempio questo è uno studio britannico molto accurato; oppure c'è anche il documento scritto da alcuni medici del ospedale forlivese, dove esprimono tutte le loro preoccupazioni per la costruzione del terzo inceneritore.

Ai dati poi fanno sempre riscontro gli eventi, i fatti, la Scienza è certezza.



Quanti tumori bisogna contrarre?quante persone devono morire e quante devono soffrire?i dati ci sono, la correlazione tra inceneritori e salute pure,le alternative anche!dobbiamo cambiare!

I PRESIDENTI DEL FUTURO

Il 18 Marzo del 1968 Robert Kennedy,pronunciò presso l'Università del Kansas un discorso nel quale evidenziava l'inadeguatezza, senza mezzi termini, del PIL come indicatore del Benessere.

Tre mesi dopo venne ucciso, durante una campagna elettorale che molto probabilmente lo avrebbe portato ad essere il Presidente degli Stati Uniti d'America.



Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni.

Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.

Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.

(Robert Kennedy)

Non può esistere una crescita infinita in un mondo finito, l'economia,i consumi non possono continuare a crescere infinitamente, il nostro sviluppo deve entrare in armonia con il mondo che ci circonda, non deve sconvolgerlo.

Le materie prime già le dobbiamo estrarre dai paesi del Terzo Mondo perchè le nostre riserve sono finite , dobbiamo impare a riutilizzare i beni e materia col riciclo,usare energie alternative che lasciano carbone,petrolio e uranio al loro posto e usano la forza perpetua del vento e l'energia infinita del Sole.

A proposito di Sole, è recentissimo il nuovo "decreto" se così si può definire sull'energia, questo è un estratto dell'articolo su Repubblica:

Efficienza, Tremonti si corregge
"No a taglio bonus retroattivo"

La scure sugli incentivi per solare e nuove caldaie partirà dal 2009. Veltroni: "Clamoroso errore strategico" di VALERIO GUALERZI

ROMA - Sparisce la parte più odiosa del provvedimento, ma non la filosofia di fondo che l'ha ispirato. Sul taglio degli sgravi fiscali a sostegno dell'efficienza energetica inserito dal governo nel decreto anticrisi, il ministro del Tesoro Giulio Tremonti ha annunciato una correzione. Il Parlamento, ha spiegato durante un'audizione alla Camera, toglierà la "retroattività" dalla norma che introduce modifiche al bonus fiscale del 55%.

Il testo uscito da Palazzo Chigi la scorsa settimana rende infatti discrezionale e non più certa la detraibilità di oltre la metà della spesa sostenuta per installare caldaie meno energivore, infissi isolanti, impianti solari per il riscaldamento dell'acqua e altri interventi di efficienza. Il decreto prevede (prevedeva) in particolare che per i lavori effettuati dopo il 31 dicembre 2007 i contribuenti debbano inviare all'Agenzia delle entrate, esclusivamente in via telematica, "un'apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi". Il Tesoro si riserva inoltre la possibilità di non rispondere alle domande, precisando che decorsi i 30 giorni senza esplicita comunicazione di accoglimento "l'assenso si intende non fornito" e il cittadino non potrà usufruire della detrazione.

Tremonti ha ammesso che "la retroattività non ci può essere e il Parlamento la correggerà", ma ha poi aggiunto: "Per il futuro voglio ribadire un criterio: i crediti di imposta non sono e non possono essere un bancomat. Troppe volte sono stati utilizzati come bancomat". Confermando quindi che per gli anni futuri, diversamente da quanto previsto anche in Finanziaria, la copertura non sarà illimitata ma di soli 185 milioni nel 2009 per il 2010 e di 314 nel 2010 per il 2011.

Puntualizzazione, quella del Tesoro, che sembra lasciare ben pochi margini di manovra al tentativo di Stefania Prestigiacomo. Il ministro dell'Ambiente ha predisposto un emendamento per sopprimere tutte le norme relative al credito d'imposta contenute nel decreto anticrisi, ma per raggiungere l'obiettivo sarà necessario trovare altre risorse.

"Togliere la retroattività non basta, il decreto va cancellato del tutto perché così com'è introduce per il futuro una devastante incertezza sul mercato", dice Edoardo Zanchini di Legambiente. Secondo stime dell'Enea nel solo biennio 2007-2008 le detrazioni hanno sfiorato infatti quota 1,8 miliardi e gli stanziamenti previsti da Tremonti per gli anni a venire basterebbero a mala pena per coprire le domande di una regione come il Trentino Alto Adige.

Contro queste misure era tornato a protestare stamane anche il segretario del Pd Walter Veltroni, definendo tra l'altro il provvedimento "un'ingiustizia nei confronti di tutti quei cittadini italiani che avevano giustamente scelto l'impiego di fonti di energia rinnovabili". "La retroattività della norma per tutto il 2008 - aggiungeva Veltroni - produce un serio danno economico a centinaia di migliaia di nostri concittadini".

Il segretario dei democratici allargava poi la sua critica all'intero impianto del provvedimento. "Il taglio alle detrazioni del 55% per gli interventi edilizi a favore dell'efficienza energetica e sull'impiego delle fonti rinnovabili, oltre ad essere di fatto un aumento della tassazione a carico dei cittadini, rappresenta un clamoroso errore strategico che può provocare danni devastanti", spiegava.

Tra questi citava le ripercussioni negative "su un comparto come quello dell'edilizia fondamentale per il sostegno al lavoro e ai consumi". "Migliaia di piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'artigianato e molti produttori di materiali e apparecchiature per l'edilizia - ricordava Veltroni - si sono attivati per utilizzare il mercato che si stava aprendo. Con questa decisione si mettono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro".

Tra i più colpiti dall'allergia del governo per l'efficienza energetica (la norma inserita nel decreto anticrisi non è certo la prima ad andare in questa direzione) ci sono soprattutto i produttori di impianti di solare termico, i pannelli solari collegati ai grossi serbatoi per rifornire le abitazioni di acqua calda per uso sanitario. Un settore che dà lavoro a diverse migliaia di persone tra produttori e indotto. "Siamo stati subissati di telefonate di protesta e oltre il 90% degli interventi preventivati per i prossimi mesi sono stati disdettati", lamenta Sergio D'Alessandris, il presidente dell'associazione di categoria Assosolterm. "Per molte piccole aziende fiorite o cresciute in questi anni - ricorda - a questo punto si mette davvero male, in tanti temono il fallimento anche perché in previsione di un mercato che avrebbe continuato a crescere hanno investito e si sono allargate per tenere testa alla domanda in espansione".



In questo modo il mercato del fotovoltaico è seriamente a rischio, come pure l'idipendenza energetica, quella piccola nicchia di consumatori che aveva deciso di staccarsi dal mercato dei petrolieri rischia di rimanere tale, una piccola nicchia senza possibilità di espansione.
I finanziamenti in questa maniera vengono messi seriamente a rischio e come tutti saprete il fotovoltaico ha bisogno di ingenti spese iniziali, per poi ripagarsi ampiamente nel corso della sua vita.
Ma se si taglia tutto: scuola, sanità, spesa pubblica, finanziamenti alla ricerca, all'energia pulita i soldi a chi rimangono?ai Petrolieri&Co e ai soliti politici!

Il secondo video che vi voglio proporre è un'iniziativa di Greenpeace: l'Energy Revolution

TAGLI,TAGLI,TAGLI!!!

I tagli a cui mi riferisco sono quelli dei rifiuti!infatti oltre ad una corretta raccolta differenziata porta a porta, al riuso dei beni, ai TMB bisogna anche pensare a ridurre i rifiuti, infatti solo cosi si possono arrivare a traguardi virtuosissimi.

Basta pensare che il 40% dei nostri rifiuti sono costituiti da imballaggi, cioè confezioni per lo più inutili o riutilizzabili: bottiglie di plastica per detersivi,acqua,confezioni di tetrapack,ecc..la maggiorparte di questi imballaggi sono sostituibili benissimo tramite vuoti a rendere e distributori alla spina, Forlì scarseggia molto in questo servizio ma altre città possiedono distributori del latte,vino,detersivi,cereali e molti altri prodotti potrebbero essere inseriti in questo ciclo di risparmio,molto originale poi l'idea dei Grilli Biellesi di creare una mappa dei distributori alla spina di Biella tramite Google.



In questa modo appunto si possono evitare appunto ben il 40% dei rifiuti, altro elemento molto presente in discarica è il pannolino dei bambini, ne esistono di lavabili permettendo oltre che una diminuzione del rifiuto anche un ingente risparmio economico.

Come non dimenticare poi le sportine di plastica, una vera e propria piaga di parchi e prati, dimenticati in ogni dove, allora perchè non usare borse in tela riutilizzabili migliaia di volte?pensate che in Irlanda è stata imposta la tassa sugli shopper di plastica!33cent per una sportina, il risultato è stato totale infatti c'è stato un crollo del 94% sull'uso delle sporte in plastica.
Ci sono tanti spunti da dove iniziare a lavorare, ma chissà quando si cambierà rotta..